Recensione "Una conquista fuori menù", di Felicia Kingsley #Tu leggi, io scelgo

Buongiorno lettori, oggi per la rubrica "Tu leggi, io scelgo" vi lascio la recensione di  "Una conquista fuori menù", di Felicia Kingsley. La rubrica, gestita da Chiara, Chicca e Dolci, prevede che ogni mese ad ogni blog partecipante ne venga casualmente assegnato un altro tra cui scegliere cosa leggere per il mese successivo! A Giugno mi è stata abbinata Ludovica, i cui gusti letterari, fantasy a parte di cui condivido praticamente tutto, mi hanno messo questa volta leggermente alla prova 😅


Titolo:  Una conquista fuori menù
Autore: Felicia Kingsley
Casa editrice: Newton Compton Editori
Data di pubblicazione: 3 settembre 2024
Pagine: 519
"Tra gli agenti speciali dell’FBI, Dwight Faraday è il migliore: anticonformista, con il fascino del mascalzone, detiene il record imbattuto di indagini risolte sotto copertura. È anche un cuoco provetto, dunque è l’ideale per infiltrarsi nella brigata del ristorante italiano che appartiene alla famiglia Villa, sospettata di avere legami con la malavita di New York. Dwight, però, non ha fatto i conti con Julia Villa, la figlia del proprietario: ragazza tosta e determinata a guidare gli “affari” di famiglia, lo detesta sin dal loro primo, tempestoso incontro ed è intenzionata a fargli capire chi comanda. Con la missione a rischio, Dwight è costretto a cambiare piano: conquistare Julia per raccogliere le informazioni di cui ha bisogno. Tra schermaglie affilate, sfide a colpi di fuori menù e provocazioni al peperoncino, Dwight è pronto a scovare la ricetta giusta per arrivare al cuore di Julia, che sembra ostinatamente immune al suo fascino. Ma se, alla fine, fosse proprio l’inafferrabile agente Faraday a farsi prendere per la gola? In cucina non ha mai fatto così caldo…"

RECENSIONE

Della Kingsley ne ho sentite e lette di ogni, la sua fama di "Regina del romance" la precede ovunque vada e viene ribadita ad ogni sua apparizione. Personalmente di suo ho letto solamente un altro libro "Due cuori in affitto" e pur trovandolo molto carino, non mi ha fatto certo strappare i capelli, vero è però che quando si tratta di romance non ho quasi altro materiale per fare un paragone, per me esistono solo Bianca Marconero e Ali Hazelwood 😅
Stesso discorso per questo libro in particolare, che trattando di mafia ha suscitato un vespaio di polemiche dividendo i lettori tra i fan accaniti a cui piace a prescindere e chi lo ha contestato a prescindere per l'argomento trattato!

Ho cercato perciò di leggerlo senza alcuna aspettativa e con la mente assolutamente aperta e devo ammettere che nell'insieme mi è molto piaciuto! E' scorrevole, fresco, divertente e ben scritto, proprio quello di cui avevo bisogno! Quello che ho mal sopportato per buona parte del libro? La protagonista 🤭

Parto dal buono però, ho apprezzato tantissimo che per una volta la protagonista non sia perfetta, ma in questo caso abbia una malattia, una di quelle che ti cambiano e condizionano la vita, il morbo di crohn che le ha portato ad avere una stomia, a dover quindi vivere per sempre con un sacchetto sulla pancia dove finiscono i propri rifiuti organici. Ho adorato la sensibilità con cui viene trattato un tema così delicato, di come venga raccontato con normalità senza però omettere le difficoltà che ne conseguono, non viene indorata la pillola, ma semplicemente mostrato come si può vivere bene e normalmente nonostante tutto. E' stato un messaggio forte e chiaro. In questo Julia mi è davvero piaciuta, non si piange mai addosso, ma anzi è affamata di vita più che mai, non si priva di nulla e combatte con grinta e forza di volontà tutte le sue difficoltà. Anche contro la sua stessa famiglia, causa un padre che per paura la vorrebbe tenere dentro una campana di vetro senza permetterle di muovere un dito.
Ci vorrà però l'intervento di Dwight, agente sotto copertura noto adesso come Romeo, a farle aprire gli occhi anche su stessa, a darle anche il coraggio più estremo, mostrare il proprio corpo senza veli, così com'è e accettarlo nella sua interezza!

Romeo è l'agente che dovrebbe lavorare alle sue spalle, fingersi uno chef e tramite una honey trap, ossia fingere di nutrire un particolare interesse amoroso per Julia, entrare nelle sue grazie e trovare il marcio nella sua famiglia e i suoi agganci con la potente famiglia Maniscalco. Ovviamente non si limiterà ad una finzione perché i sentimenti si trasformeranno presto in realtà, ma poi con un Romeo e una Julia/Giulietta non poteva che andare così!
Romeo mi è piaciuto molto, sia come personaggio singolo, è l'uomo che tutte vorremmo, forse anche troppo perfetto, ma ad un uomo che ama i film romantici e legge la Maas non si può dire di no 😅non voglio fare spoiler o rovinare la sorpresa, ma una scena di chiara ispirazione di Calanmai è stata troppo bella 😍
Ma soprattutto mi è piaciuto insieme a Julia, come coppia mi è piaciuta davvero tanto, i loro battibecchi iniziali sono stati proprio uno spasso, ecco i dialoghi sono stati per me il punto di forza del libro!
Il loro rapporto inizia un po' come un enemies-to-lovers o anche un po' come rivals-to-lovers visto che si contendono il dominio della cucina, quello che non mi è piaciuto è il come inizia il tutto: lui che per strada, ancora non si conoscevano, in moto la schizza di acqua da una pozzanghera, non viene fatto apposta e lei lo sa bene, ma nonostante ciò quando si rincontrano non glielo perdona nemmeno l'avesse aggredita o derubata! Tutte le loro schermaglie partono da questo sgarbo imperdonabile che lui le avrebbe fatto, l'ho trovato un espediente un po' debole e sciocco per dare un senso alla loro rivalità in cucina. Julia per troppo tempo si comporta troppo come una ragazzina immatura nei confronti di Romeo, così per partito preso e secondo me come giustificazione non regge assolutamente. Resta il fatto però che comunque tutta la gran parte del libro ambientata tra i fuochi della cucina e i tavoli del ristorante è stata proprio bene fatta ed è un'ambientazione che per me ha sempre tanto fascino, anche nei film!

Ultima nota: il fattore mafia. Sinceramente non capisco dove sia il problema, da quello che avevo letto in giro mi aspettavo tutt'altro. Capisco che poteva essere non menzionata, non entusiasma nemmeno a me, probabilmente poteva essere trovato un altro modo per giustificare le indagini sulla famiglia di Julia, ma onestamente non viene mai presentata bene o attribuito un significato migliore o più positivo di quello che in realtà è. Inoltre il finale secondo me è proprio perfetto così, perché la giustizia trionfa sempre, almeno nei libri 🥲 e il finale ce lo regala proprio Julia con il completamente del suo arco narrativo e con il suo riscatto ai miei occhi di lettrice.
Ne sono stata estremamente soddisfatta, sicuramente a questo punto darò altre occasioni all'autrice!


Grazie alla grafica di Dolci vi lascio il banner con le date di pubblicazione delle mie colleghe, al prossimo mese 😉


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