Recensione "La custode dei peccati", di Megan Campisi #Tu leggi, io scelgo
Buongiorno lettori, oggi per la rubrica "Tu leggi, io scelgo" vi lascio la recensione di "La custode dei peccati", di Megan Campisi. La rubrica, gestita da Chiara e Chicca, prevede che ogni mese ad ogni blog partecipante ne venga casualmente assegnato un altro tra cui scegliere cosa leggere per il mese successivo! A Settembre mi è stata abbinata Floriana de "La biblioteca del libraio", qui trovate la sua recensione😊.
Titolo: La custode dei peccati
Autore: Megan Campisi Casa editrice: TEA
Data di pubblicazione: 30 giugno 2023
Traduttore: Alessandro Storti
Pagine: 400
Pagine: 400
"Ha rubato solo un pezzo di pane, ma la giovane May avrebbe preferito essere impiccata come tutti gli altri ladri. Invece il giudice ha scelto per lei una condanna peggiore della morte: diventare una Mangiapeccati. Dopo la sentenza, May è obbligata a indossare un collare per essere subito riconoscibile e le viene tatuata la lettera S sulla lingua. Da quel momento, non potrà mai più rivolgere la parola a nessuno. Poi inizia il suo apprendistato presso la Mangiapeccati anziana che, nel silenzio più assoluto, le insegna le regole del mestiere. Un mestiere spaventoso: raccogliere le ultime confessioni dei morenti, preparare i cibi corrispondenti ai peccati commessi e infine mangiare tutto, assumendo su di sé le colpe del defunto, la cui anima sarà così libera di volare in Paradiso. Le Mangiapeccati sono esclusivamente donne, disprezzate e temute da tutti, eppure indispensabili. E infatti, un giorno, May e la sua Maestra vengono convocate addirittura a corte, dove una dama di compagnia della regina è in fin di vita. Dopo la confessione e la morte della donna, però, alle due Mangiapeccati viene portato un cuore di cervo, un cibo da loro non richiesto e che rappresenta il peccato di omicidio. Sconcertata, la Maestra di May si rifiuta di completare il pasto e viene imprigionata per tradimento. Rimasta sola, la ragazza china la testa e porta a termine il compito, ma in cuor suo giura che renderà giustizia all'unica persona che le abbia mostrato un briciolo di compassione. Quando viene chiamata ancora a prestare i suoi servigi a corte, May intuisce che una rete di menzogne e tradimenti si sta chiudendo sulla regina e che solo lei è in grado d’intervenire. Perché essere invisibile può aprire molte porte, anche quelle che dovrebbero restare chiuse per sempre…"
RECENSIONE
Questo libro mi aveva stuzzicato da quando è uscito, ma ammetto che c'era qualcosa che mi frenava e a lettura ultimata posso dire di averci visto giusto perché, nonostante l'ottima e originale idea di fondo, l'ho trovato davvero pesante 😅.
La storia è ispirata alla figura dei Mangiapeccati, persone realmente esistite nell'Inghilterra tra il XVII e il XIX secolo. Si trattava di persone di ceto bassissimo che per sopravvivere sceglievano di diventare dei sin eater, letteralmente dei mangia peccati. Ad ogni morte infatti si recavano a consumare un pasto sulla bara del defunto, in questo modo l'anima del defunto veniva mondata dai peccati che andavano a gravare invece sull' anima del Mangiapeccati che di contro andavano a dormire con la pancia piena!
La nostra storia storia parte da questa credenza e la sviluppa in modo molto più accattivante, ad ogni morte imminente le Mangiapeccati, qui tutte donne, venivano chiamate ad ascoltare i peccati del prossimo defunto, ad ogni peccato confessato corrispondeva un determinato cibo che veniva quindi mangiato, in questo modo il peccato passava dal peccatore sempre alla povera Mangiapeccati.
L'ambientazione invece è chiaramente ispirata all'Inghilterra Elisabettiana, con nomi diversi si parla di Maria la Sanguinaria, di Elisabetta, di Enrico VII e dello scisma anglicano. Un'idea fondamentalmente molto interessante e in teoria ben sviluppata, un modo intelligente per parlare delle donne, da sempre considerate "diverse", represse, condannate e isolate.
La nostra protagonista è May, una giovane donna che non ha più nessuno al mondo, se si escludono i parenti della madre che sono criminali e con cui non vuole avere nulla a che fare, che cerca di sopravvivere come può. Dopo essere stata colta in flagrante per aver rubato un pezzo di pane viene condannata ad una punizione peggiore dell'impiccagione, viene costretta a diventare una Mangiapeccati. Da quel momento non potrà più parlare con nessuno e vivrà come una reietta, trattata con disprezzo da tutti e isolata, considerata meno di niente nonostante il suo importante ruolo.
May si troverà così invischiata in un intrigo ai danni della Corona. Un mistero da risolvere, perché qualcuno minaccia la vita e la sicurezza della Regina uccidendo le sue Dame di Corte e mettendo nei Pasti a cui è convocata May un cibo che non corrisponde ai peccati confessati, ma a un omicidio. Le cose pertanto si complicano con un mistero che solo May può risolvere.
May compirà a suo modo un percorso di crescita e accettazione di sé, diventando lei stessa quello che gli altri pensano di lei, una maledizione ambulante, sfruttando l'opinione altrui per ottenere la propria libertà . In certi momenti mi ha fatto molta tenerezza, per il suo essere così sola e desiderosa di calore umano e rabbia, per la terribile ingiustizia subita.
Ma, detto questo, non ho comunque apprezzato la protagonista che non mi è risultata mai vicina, né ho compreso mai davvero le sue scelte, nemmeno nel finale che mi ha fatto domandare "e allora, tutto qui?", per il suo percorso avrei trovato più convincente e credibile un maggior coraggio nel cambiare vita e invece niente, una delusione.
Il libro si legge molto velocemente, lo stile è scorrevole, ma nonostante tutto è stato piuttosto noioso e taaaaaaaaaaanto lungo 😅 non ho trovato equilibrio nella gestione della narrazione: una prima parte dove si parla solamente di cibo e di funerali davvero lunga e ripetitiva e una parte interessante, ovviamente quella della ricerca del colpevole, che viene concentrata solo nella parte finale del libro ed anche in maniera piuttosto sbrigativa. Spesso non riuscivo a capire dove la storia volesse andare a parare perché c'è molto di superfluo che poteva essere tolto, molte descrizioni inutili e lo dice una che le ama particolarmente. Peccato, poteva essere molto meglio.
3⭐⭐⭐
Grazie alla grafica di Dolci vi lascio il banner con le date di pubblicazione delle mie colleghe, al prossimo mese 😉
Alessia @nyn_82_and_her_booksworld
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